19 agosto 2016

Figli (16-125)

Figli. (16-125)
La coppia di vicini novantenni è una buona scuola per noi dirimpettai, vecchi di prima fascia.

È domenica. Il marito (della coppia) accusa un dolore alla mano destra che gli impedisce di usarla, soprattutto per afferrare. Essendo festa la moglie telefona alla guardia medica. Cerca di spiegare la situazione. Non si spiega bene, il medico le dà qualche consiglio, ma non ritiene di venire a fare una visita. Il giorno dopo la mano è gonfia e sempre più disabile. La moglie si allarma. Teme una cosa grave (ischemia), chiede il nostro aiuto. Richiamiamo la guardia medica spieghiamo bene. È ferragosto, ma il medico interviene. Visita accurata. Diagnosi plausibile. Farmaci, che andiamo noi ad acquistare.
In serata la situazione migliora.
Tutto per il meglio, dunque.
Ma, i figli?
La coppia ne ha due, entrambi quasi cinquantenni. Non ragazzini, dunque.
La figlia è in vacanza a Berlino. La madre non ritiene di doverla allarmare e per telefono le dice poco. Il figlio abita in un'altra città (vicina, comunque a mezz'ora di autostrada). Informato dalla madre, a cose avvenute, le dice che ha sbagliato, che doveva chiamare subito l'ambulanza per il pronto soccorso in ospedale. Non viene a trovarli.

Ci ha meravigliato l'atteggiamento dei due figli.
Quasi disinteressati.
Capiamo che d'estate ognuno voglia fare un po' di vacanza, ma avere due genitori quasi novantenni e per di più malandati esigerebbe un po' di prudenza. Una concertazione fra i due fratelli, perchè almeno uno stia a casa, pronto a intervenire. Buon senso vorrebbe che in caso di viaggio si creasse una cintura di protezione per i due anziani, magari chiedendo aiuto ai vicini o altro.
Invece nulla se non l'assurdo consiglio di chiamare un'ambulanza. Nel giorno di ferragosto! Col rischio di entrare con codice bianco, che avrebbe fatto restare l'anziano (e la moglie) in sala d'attesa per ore, su un lettino!
Ci ha colpito soprattutto la figlia che è persona prudentissima, che ha sconsigliato alla madre di cambiare casa (dal terzo al primo piano nello stesso condominio per migliorare la sua situazione di difficoltà di salire le scale)), che spesso dissuade i genitori dal fare alcunchè nel timore di azioni legali!
Tanta prudenza non la applica alle sue di relazioni, ma solo alle situazioni degli altri.
Al ritorno dal suo viaggio, non mi aspettavo grandi ringraziamenti per l'assistenza che avevamo prestato ai suoi genitori, ma almeno un cenno di gratitudine. 
Invece nulla.

Un dubbio ci ha preso: i nostri figli si comporteranno così, con noi molto vecchi?

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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