Cambia
molto.* (16-107)
Nell'ultima
vacanza in montagna ho capito che la vecchiaia cambia molte cose.
Per
esempio ti cambia la psiche (vedi 16-102).
Poteva
essere quasi ovvio, eppure, finchè non l'ho provato su di me, non me
ne capacitavo.
Il mio
amico, col quale vado a camminare per sentieri, mi aveva dato dei
segnali, già negli anni precedenti. Ma ero rimasto come cieco.
Per
esempio da tempo mi diceva che prima o poi avremmo dovuto smettere le
nostre piccole imprese montane. Non gli davo ascolto, mi pareva un
discorso ovvio, ma relegato in un futuro lontano.
Quest'anno
ho toccato con mano sulla mia pelle che le motivazioni per salire in
cima a qualche vetta, stanno venendo meno anche in me.
E se
scompaiono le motivazioni, crescono altri sentimenti. Per esempio la
paura.
Era da
tempo che il mio amico mostrava timori in questa o quella situazione.
Mi parevano eccessivi, ma li sopportavo per amicizia.
Quest'anno
si sono rivelati addirittura grotteschi, quando in previsione di un
possibile breve temporale pomeridiano durante un'escursione
programmata (di temporali in montagna ne abbiamo subiti vari), mi ha
proposto di stravolgere il nostro programma, con un ritorno
anticipato a casa.
Poco
interessato al nostro camminare, oppure effettivamente più impaurito
del solito.
È
quello che ho visto anche nei miei due vicini novantenni,
nell'occasione di un possibile trasloco all'interno del condominio:
hanno rifiutato per paura e per incapacità di prevederne i vantaggi
(vedi 16-103).
Mancanza
di motivazioni, aumento della paura: ecco il quadro mutato della
vecchiaia.
Se a
questo si aggiunge una diminuzione di forze, il cerchio si chiude.
L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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