22 luglio 2016

Cambia molto* (16-107)

Cambia molto.* (16-107)
Nell'ultima vacanza in montagna ho capito che la vecchiaia cambia molte cose.
Per esempio ti cambia la psiche (vedi 16-102).
Poteva essere quasi ovvio, eppure, finchè non l'ho provato su di me, non me ne capacitavo.
Il mio amico, col quale vado a camminare per sentieri, mi aveva dato dei segnali, già negli anni precedenti. Ma ero rimasto come cieco.
Per esempio da tempo mi diceva che prima o poi avremmo dovuto smettere le nostre piccole imprese montane. Non gli davo ascolto, mi pareva un discorso ovvio, ma relegato in un futuro lontano.
Quest'anno ho toccato con mano sulla mia pelle che le motivazioni per salire in cima a qualche vetta, stanno venendo meno anche in me.
E se scompaiono le motivazioni, crescono altri sentimenti. Per esempio la paura.
Era da tempo che il mio amico mostrava timori in questa o quella situazione. 
Mi parevano eccessivi, ma li sopportavo per amicizia.
Quest'anno si sono rivelati addirittura grotteschi, quando in previsione di un possibile breve temporale pomeridiano durante un'escursione programmata (di temporali in montagna ne abbiamo subiti vari), mi ha proposto di stravolgere il nostro programma, con un ritorno anticipato a casa.
Poco interessato al nostro camminare, oppure effettivamente più impaurito del solito.
È quello che ho visto anche nei miei due vicini novantenni, nell'occasione di un possibile trasloco all'interno del condominio: hanno rifiutato per paura e per incapacità di prevederne i vantaggi (vedi 16-103).
Mancanza di motivazioni, aumento della paura: ecco il quadro mutato della vecchiaia.
Se a questo si aggiunge una diminuzione di forze, il cerchio si chiude.

L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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