13 giugno 2016

Ragazzetti (16-087)

Ragazzetti. (16-087)
Passeggiavo in quartiere con i due cani.
Dall'altra parte della strada mi vengono incontro due ragazzi sui dieci-dodici anni. Scherzano, come fanno quelli della loro età. Nasce fra loro una breve discussione (così mi pare, ma sono ancora un po' lontani).
Quando mi incrociano (ma dall'altro lato della strada), uno dei due mi apostrofa, forse a chiedere conferma della sua tesi: “Lei conosce Garko?”
Resto sorpreso. Non ho capito bene il nome. Chiedo che me lo ripeta. Me lo ripete, ma ancora non comprendo bene. Lo ripeto io, chiedendo conferma e poi affermo di non conoscerlo. Chiedo anche di darmi altri dettagli.
Il ragazzetto mi dice: “Grazie, non importa.”
Non ha ritenuto opportuno proseguire il colloquio.
Ho avuto la netta sensazione che mi giudicasse incapace di comprendere.
Non tanto per competenze specifiche, quanto per l'età.

Mi sono sentito come quegli anziani che, interrogati, non sanno rispondere.
Chi ha rivolto loro la domanda preferisce lasciar perdere piuttosto che approfondire l'argomento.
Tanto non c'è niente da fare. Inutile sforzarsi.
Con un vecchio, intendo.

L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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