La
maca peruviana. (16-098)
Sono sempre
alla ricerca di rimedi naturali per le mie malattie (poche in
realtà, praticamente solo la ipertrofia prostatica benigna).
Alcuni
mesi fa avevo provato con la alfa-latto-albumina, una sorta di
panacea molto interessante proposta da Paolo Mainardi (ne ho
scritto abbondantemente alla fine del 2015). Ma senza successo
(almeno nel mio caso).
Ora
sono incappato fortunosamente in questa radice peruviana, la maca.
Si
tratta di una rapa che cresce oltre i 3000m di altitudine nelle Ande
del Perù. Il suo nome scientifico è lepidium meyenii,
brassicacee, famiglia delle crucifere (cavoli verze e rape).
È
stata usata dalla medicina tradizionale peruviana come ottimo
ricostituente. Ma è usata anche per i disturbi dell'apparato
genitale, sia maschile che femminile. Non sembra agire sugli ormoni,
ma per altra via.
Ebbene
nell'esperienza medica sembra in grado di controllare l'ipertrofia
prostatica, come il farmaco chimico usato negli ultimi anni, la
finasteride. Non ho mai voluto assumere questo farmaco dal sentore
troppo chimico, ma se trovassi qualcosa di naturale che avesse gli
stessi effetti, lo userei.
Forse
la maca fa al mio caso. Voglio provarla.
Ne
scriverò dopo un'assunzione di almeno 3 mesi.
Se
avrò risultati sarebbe un bel successo, che divulgherò
immediatamente ad uso di tutti gli anziani.
Per
il momento non voglio farmi illusioni.
L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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