28 giugno 2016

La maca peruviana (16-098)

La maca peruviana. (16-098)
Sono sempre alla ricerca di rimedi naturali per le mie malattie (poche in realtà, praticamente solo la ipertrofia prostatica benigna).
Alcuni mesi fa avevo provato con la alfa-latto-albumina, una sorta di panacea molto interessante proposta da Paolo Mainardi (ne ho scritto abbondantemente alla fine del 2015). Ma senza successo (almeno nel mio caso).

Ora sono incappato fortunosamente in questa radice peruviana, la maca.
Si tratta di una rapa che cresce oltre i 3000m di altitudine nelle Ande del Perù. Il suo nome scientifico è lepidium meyenii, brassicacee, famiglia delle crucifere (cavoli verze e rape).
È stata usata dalla medicina tradizionale peruviana come ottimo ricostituente. Ma è usata anche per i disturbi dell'apparato genitale, sia maschile che femminile. Non sembra agire sugli ormoni, ma per altra via.
Ebbene nell'esperienza medica sembra in grado di controllare l'ipertrofia prostatica, come il farmaco chimico usato negli ultimi anni, la finasteride. Non ho mai voluto assumere questo farmaco dal sentore troppo chimico, ma se trovassi qualcosa di naturale che avesse gli stessi effetti, lo userei.
Forse la maca fa al mio caso. Voglio provarla.
Ne scriverò dopo un'assunzione di almeno 3 mesi.
Se avrò risultati sarebbe un bel successo, che divulgherò immediatamente ad uso di tutti gli anziani.
Per il momento non voglio farmi illusioni.

L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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