23 aprile 2016

La morte di un coetaneo (16-061)

La morte di un coetaneo. (16-061)
E' morto un mio quasi-coetaneo. Aveva 73 anni.
Relativamente giovane, secondo la mia visione della vecchiaia (cioè non era ancora nell'età giusta per morire).
Era una persona con la quale avevo molto collaborato, circa vent'anni fa.
Anzi era qualcosa di più: mi aveva letteralmente aperto una strada, un modo di vedere alcuni aspetti della vita, che mi interessano ancora.
Nella mia città e nella mia regione è stato un promotore autorevole di un'alimentazione sana e di un'agricoltura senza veleni.
Onore al merito.
Tutto il mio impegno attuale a riguardo dell'alimentazione è cominciato con lui.

La sua morte mi ha colpito.
Per due motivi.
Uno: è il primo compagno della mia età giovanile/matura che muore. Vicino in età, vicino negli interessi. Parte del mio mondo. In un certo senso eravamo diventati vecchi insieme, anche se non lo vedevo da qualche anno.
Due: è morto di cancro ai polmoni.
Il mio convincimento attuale è che, con una buona alimentazione, certe malattie gravi della nostra società sono evitabili.
Ebbene lui era un vegetariano e consumava soltanto prodotti biologici.
Un colpo per le mie convinzioni attuali.
Unica consolazione (magra, per altro): era un forte fumatore di tabacco.
Asseriva che per i vegetariani il fumo non è poi così dannoso (giustificazione di un proprio malcostume, si potrebbe dire a posteriori).

Non c'è nulla da fare: le convinzioni devono continuamente essere sottoposte al vaglio della realtà.
Le idee sono importantissime, nella vita.
La realtà ancora di più.

L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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