Come
uscire di scena.* (16-062)
Cioè
come morire.
Non
nel senso fisico, di cuore che si ferma, arterie che non fanno
scorrere il sangue o reni che cessano di funzionare.
Ma
nelle modalità di scomparsa da questo mondo.
Dopo
lunga malattia dichiarata e conosciuta; o dopo lunga vecchiaia nella
quale ci si è lentamente sottratti alla vita e si è scomparsi dalla
vita pubblica.
Oppure
ancora nel pieno della propria attività. Nel pieno di una vita che
si continua a vivere pienamente.
È
meglio scomparire d'improvviso? Oppure dopo un breve ritiro dalla
scena, come ha fatto l'attore Paolo Poli (vedi 16-048)?
Fisiologica
sarebbe l'uscita dopo una vecchiaia in cui ci si è ritirati dalla
scena.
Migliore
potrebbe essere la morte improvvisa (si è continuato a vivere fino
all'ultimo).
Sotto
sotto il termine stesso uscir di scena indica che rapporto si
ha e si vuol avere con gli altri. Cioè se si concepisce la vita come
essere al centro della scena (al centro di sguardi altrui),
oppure essere al centro di se stessi.
Certo,
non possiamo sceglierlo.
L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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