Incoscienti.*
(16-057)
Mi
stupisco sempre di più della mancanza di coscienza delle persone, a
riguardo di molti aspetti della vita.
Naturalmente
anche della mancanza di coscienza sugli effetti del cibo sulla
salute.
E
sì che la faccenda è molto elementare: ogni giorno ingeriamo almeno
un chilo di materia solida e un chilo di liquidi. Poiché lo
facciamo tutti i giorni per tutta la vita, l'influsso di tale
quantità di materia sulla nostro corpo e di conseguenza sulla nostra
salute non può essere minimizzato.
Al
contrario, è straordinariamente importante.
Invece
la gente non ci bada.
Poi
si stupisce se arrivano una due o tre malattie, a volte molto serie.
Questo
succede oggi (2016), un tempo in cui abbiamo accesso a tutte le informazioni che
vogliamo, con un clic. Nel quale vi sono agenzie internazionali
indipendente che fanno affermazioni perentorie sul cibo che fa male.
In cui abbiamo a disposizione tutto il cibo e tutte le varietà di cibo
che ci possono servire. Possiamo scegliere: non abbiamo penuria di
questo o quel nutriente.
Se
questo atteggiamento ce l'hanno i giovani, il mio stupore diminuisce.
Un
poco perchè i giovani hanno molte risorse e non si ammalano
rapidamente per fatti di cibo o di stile di vita (fumo, alcol). Un
poco perchè hanno poca vita vissuta e perciò poca esperienza, pochi
fatti da mettere insieme, dai quali trarre conseguenze.
Ma
i vecchi?
Un
settantenne dovrebbe aver accumulato così tante osservazioni sulla
propria vita da sapere inequivocabilmente ciò che favorisce la
salute o la malattia.
Invece
moltissimi vecchi non fanno mai due più due uguale quattro.
Non
traggono conseguenze.
Sono
inesorabilmente inconsapevoli.
L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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