15 aprile 2016

Incoscienti* (16-057)

Incoscienti.* (16-057)
Mi stupisco sempre di più della mancanza di coscienza delle persone, a riguardo di molti aspetti della vita.
Naturalmente anche della mancanza di coscienza sugli effetti del cibo sulla salute.
E sì che la faccenda è molto elementare: ogni giorno ingeriamo almeno un chilo di materia solida e un chilo di liquidi. Poiché lo facciamo tutti i giorni per tutta la vita, l'influsso di tale quantità di materia sulla nostro corpo e di conseguenza sulla nostra salute non può essere minimizzato.
Al contrario, è straordinariamente importante.
Invece la gente non ci bada.
Poi si stupisce se arrivano una due o tre malattie, a volte molto serie.
Questo succede oggi (2016), un tempo in cui abbiamo accesso a tutte le informazioni che vogliamo, con un clic. Nel quale vi sono agenzie internazionali indipendente che fanno affermazioni perentorie sul cibo che fa male. In cui abbiamo a disposizione tutto il cibo e tutte le varietà di cibo che ci possono servire. Possiamo scegliere: non abbiamo penuria di questo o quel nutriente.

Se questo atteggiamento ce l'hanno i giovani, il mio stupore diminuisce.
Un poco perchè i giovani hanno molte risorse e non si ammalano rapidamente per fatti di cibo o di stile di vita (fumo, alcol). Un poco perchè hanno poca vita vissuta e perciò poca esperienza, pochi fatti da mettere insieme, dai quali trarre conseguenze.

Ma i vecchi?
Un settantenne dovrebbe aver accumulato così tante osservazioni sulla propria vita da sapere inequivocabilmente ciò che favorisce la salute o la malattia.
Invece moltissimi vecchi non fanno mai due più due uguale quattro.
Non traggono conseguenze.
Sono inesorabilmente inconsapevoli.

L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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