Coetanei.
(16-003)
Ho tanti
conoscenti anziani.
I miei
conoscenti sono per lo più coetanei e quindi sono vecchi come me.
A
differenza delle altre età, alcuni muoiono. O sono già morti.
L'anno
scorso è morto il mio relatore di tesi di laurea. Pochi anni più di
me. È morto d'infarto, quindi di malattia, ma aveva 75 anni, era
vecchio, quindi è morto perchè vecchio.
Questa
la percezione che si ha quando muore un anziano.
Quando
muore un coetaneo, fa impressione. Si dovrebbe pensare: poteva
toccare a me. Invece, per lo più, non si percepisce questo nesso.
Lui è
lui ed è morto.
Io sono
io e sono vivo.
Non devo
morire adesso.
Anzi non devo proprio morire.
Più si
avanza in età e più sono i coetanei che muoiono. O che sono già morti.
Invecchiando
molto, si rischia che siano già morti tutti i nostri conoscenti
(perchè erano molto vecchi).
Così ci
ritroviamo soli. Nessuno con cui condividere. Nessuno che possa
capirci.
Non oso
pensare a quanta solitudine vivano i centenari.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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