Aspettando
il miracolo. (15-174)
Ogni
tanto mi aspetto miracoli.
Non
so se dipenda dalla mia vecchiaia o dalla conformazione della mia
personalità (confesso di essere un inguaribile credulone).
Il
miracolo riguarda naturalmente le mie ricerche sul cibo e sulle
malattie che si possono curare con esso.
Al
convegno nazionale a cui ho partecipato un mese fa (e che vedeva la
partecipazione di Colin Campbell), ho incontrato vari ricercatori. La
maggior parte erano interessanti.
Uno
fra tutti mi ha colpito, soprattutto per il nesso intestino-cervello
sul quale lavora da decenni.
Si
chiama Paolo Mainardi. Lavora nell'istituto di epilettologia
dell'università di Genova.
Piccolo
colpo di fortuna. È stato l'ultimo intervento che sono riuscito ad
ascoltare (dovevo uscire prima della fine del convegno). Uscendo sono
stato attratto da uno stand in cui si pubblicizzava non so che
farmaco. Mi sono fermato. Vendevano anche un libro sull'asse
intestino-cervello. Era quello che cercavo. L'ho acquistato. Era
proprio di Paolo Mainardi!
A
casa me lo sono letteralmente bevuto in pochi giorni.
Il
titolo del libro è: Alla ricerca dell'una (medicina) – Il
ruolo dell'asse intestino cervello nelle patologie - Libellula
Edizioni (2013).
Si
tratta del resoconto di numerosissime ricerche sul tema: come
l'intestino influenzi il cervello, come curare l'intestino curi molte
patologie, intestinali e cerebrali (a esempio l'epilessia).
Soprattutto come esista un semplicissimo rimedio (neppure un farmaco,
bensì una proteina) per sanare l'intestino e di conseguenza varie
parti del corpo.
Sono
stato come folgorato.
Ho
acquistato subito la specialità (esiste in commercio). La assumo da
qualche giorno.
Mi
aspetto il miracolo.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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