Pometti
lazzarini: 4° anno.* (15-117)
Stamattina
alcuni pometti lazzarini del parco, che frequento, erano già
rossicci.
Quasi
maturi. Ho provato ad assaggiarli. È ancora presto.
Ogni
anno ho scritto della loro maturazione e di alcuni aspetti della
vecchiaia che queste bacche evocano (curiosamente sono le pagine più
lette del diario).
Anche
quest'anno.
Ogni
anno la loro maturazione mi ricorda che è passato un altro anno.
Però non mi viene in mente che, dunque, sono agli sgoccioli della
mia vita.
Mi
richiama invece la circolarità della vita.
L'andamento
delle stagioni riporta al concetto di ciclo.
Sempre
uguale, ripetitivo, quasi statico, piuttosto che consumazione
di tempo.
La
circolarità è il frutto dell'abitudine che abbiamo accumulato sulle
stagioni.
A
ben pensare è un'indicazione di come si dovrebbe vivere.
Praticamente
senza il tempo.
Non
un anno dopo l'altro. Ma un anno e poi un anno e poi
un anno ...
Cicli
che si chiudono e si riaprono.
Poi
un ciclo si interrompe.
Si
muore.
È
un altro modo di intendere la vita.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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