Due
lezioni. (15-123)
Una
coppia di conoscenti, con una figlia adolescente.
La
figlia alla madre: “Non capisco certe donne, che si vestono come
giovani, si atteggiano da teenager, vogliono essere seduttive come
fossero ragazzine. E sono vecchie come te. Anzi, fisicamente
sono peggio di te.”
E
la madre non ha ancora cinquant'anni.
Colpisce
come, fin da giovanssimi, i ragazzi abbiano idee chiare e nette su
come ci si dovrebbe comportare.
Ogni
età ha i suoi codici. Un'età non deve assumere comportamenti di
altre.
Ogni
età stia al suo posto.
Le
età successive non hanno questa chiarezza (caso tipico le coppie con
età molto differenti: sia il vecchio che si accompagna con una
ventenne, sia l'anziana che fa coppia con un partner che
potrebbe essere suo figlio).
Seconda
lezione. Il concetto di vecchiaia è relativo.
Per un'adolescente è
vecchio chi ha cinquant'anni (forse anche chi ne ha quaranta).
Per i
suoi genitori sono vecchio io (settanta).
Per me è vecchio il mio
vicino ottantasettenne.
Denominatore
comune sono i decenni aggiuntivi di vita che si sono vissuti.
Vecchiaia
è vita in più.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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