16 agosto 2015

Due lezioni (15-123)

Due lezioni. (15-123)
Una coppia di conoscenti, con una figlia adolescente.
La figlia alla madre: “Non capisco certe donne, che si vestono come giovani, si atteggiano da teenager, vogliono essere seduttive come fossero ragazzine. E sono vecchie come te. Anzi, fisicamente sono peggio di te.”
E la madre non ha ancora cinquant'anni.

Colpisce come, fin da giovanssimi, i ragazzi abbiano idee chiare e nette su come ci si dovrebbe comportare.
Ogni età ha i suoi codici. Un'età non deve assumere comportamenti di altre.
Ogni età stia al suo posto.
Le età successive non hanno questa chiarezza (caso tipico le coppie con età molto differenti: sia il vecchio che si accompagna con una ventenne, sia l'anziana che fa coppia con un partner che potrebbe essere suo figlio).

Seconda lezione. Il concetto di vecchiaia è relativo. 
Per un'adolescente è vecchio chi ha cinquant'anni (forse anche chi ne ha quaranta). 
Per i suoi genitori sono vecchio io (settanta). 
Per me è vecchio il mio vicino ottantasettenne.
Denominatore comune sono i decenni aggiuntivi di vita che si sono vissuti.
Vecchiaia è vita in più.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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