29 luglio 2015

Riconciliarsi (15-112)

Riconciliarsi. (15-112)
La vecchiaia lunga fa miracoli.
Penso che molti siano infastiditi dai propri errori di gioventù.
Detto meglio: ci sono eventi della nostra vita (non solo di quando eravamo giovani) che disapproviamo, vorremmo non aver compiuto, vorremmo cancellare dalla nostra memoria.
Non intendo lutti, tragedie, dolori grandi. Ma cose più piccole, come quella volta che siamo stati troppo egosti con i nostri figli, quell'altra in cui abbiamo cominciato con leggerezza un lavoro che si è rivelato un disastro o quegli atteggiamenti ambigui che avevamo da giovani, riguardo ai tradimenti nella coppia.
Il tempo sana queste situazioni. Ma bisogna averlo, quel tempo.
Mi sto accorgendo che più passa il tempo, meno ricordo le parti della mia vita che non mi piacciono. Dolore e fastidio si attutiscono.
Anzi succede di meglio.
Da una prospettiva lontana giudico con più tolleranza il male che ho fatto.
Sia chiaro: non lo giustifico (meglio: ne esprimo una condanna più netta), ma alla fin fine lo integro nella mia vita. Anche gli errori fanno parte della mia esistenza.
Sono fatto di cose buone e di negative.
Questo sono io.
Lo capisco meglio dall'alto dei miei settant'anni.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)

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