Nipoti.*
(15-103)
In
questo momento ho due nipoti, uno di 4 anni e uno di un anno.
Sta
nascendo il terzo. Una bambina.
Mio
figlio, poi, mi ha detto di voler avere un secondo figlio, al più
presto: non è più giovane.
Totale:
4.
Nella
mia vita futura, dai settanta in su, ci sarà un nugolo consistente
di bambini.
Poiché
sono ancora in forze, dovrò dare una mano.
La
mia vecchiaia intermedia è già segnata. Sarò un co-educatore di
una schiera di nuove vite. Potrò dire la mia. Far passare i valori
in cui credo.
Tutto
ciò è straordinario.
Di
colpo la vita di un vecchio si riempie di significato. Anzi la
vecchiaia stessa acquista un preciso significato. Non avrei mai
pensato, prima, che finisse così.
Qualche
volta in queste pagine mi sono lamentato che tutto il mio sapere, le
mie esperienze, la mia cultura si stesse lentamente smarrendo.
Nessuno a cui trasmettere tutto quel che sapevo, il mio bagaglio di
vita.
Ora
d'improvviso mi rendo conto che ho un campo sconfinato in cui
lavorare: 4 nuovi esseri.
I
nipoti danno proprio significato alla vecchiaia.
A
quella parte in cui si esercita ancora un ruolo attivo.
Almeno
per quei vecchi che possono.
E
per quelli che lo capiscono.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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