In
conclusione.* (15-105)
Da
quando ho fatto ingresso nella vecchiaia, ho dedicato tempo ed
energie per chiarirmi le idee sulle malattie che prendono i vecchi.
Non solo quelle eclatanti (infarto, diabete, Alzheimer, demenza
senile ecc.); anche quelle più modeste (ipertrofia prostatica o IPB,
acidità di stomaco, dolori articolari, irritazioni cutanee ecc.).
Ho
cercato di incidere su di esse nel modo più naturale possibile:
cambiando ciò che mangiavo.
Forte
di un primo successo importante (ho debellato l'acidità di stomaco
senza alcun farmaco), non mi sono dato per vinto (per esempio
sull'ipertrofia prostatica) e mi sono sottoposto a varie restrizioni
alimentari. Insomma ho seguito vari tipi di diete.
Per
le malattie più gravi mi sono basato su Colin Campbell e sulle sue
ricerche trentennali (The China Study) che lo hanno portato ad
affermare, senz'ombra di dubbio, che una dieta vegetariana le
previene: soprattutto, le proteine animali hanno un ruolo di causa
scatenante delle peggiori malattie.
Per
me tutto è cominciato comunque dalla dieta acido-base (Jürgen
Vormann, Thomas Remer, Hervè Grosgogeat e altri): la scelta di
consumare prevalentemente prodotti alcalinizzanti (tutte le verdure)
è stata vincente per la mia acidità: scomparsa.
Mi
sono dunque attestato su una dieta vegana alcalina.
Ma ancora la IPB
resisteva.
Ho
conosciuto la paleo dieta o dieta dell'uomo del paleolitico,
basata anch'essa su un largo consumo di prodotti vegetali, con
eliminazione di cereali, latticini e di tutti quei prodotti che sono
arrivati molto dopo nella storia umana (come sale e caffè).
Dieta
convincente, se non altro perchè l'uomo del paleolitico era più
sano e più longevo dell'uomo del neolitico (che ha inventato
l'agricoltura e l'allevamento).
Successivamente
ho conosciuto la dieta crudista: difficile da seguire perchè siamo
troppo attaccati ai cibi cotti, e alla gastronomia. Ma da provare
assolutamente.
Il benessere che ne ho ricavato è superiore a ogni
aspettativa. Del resto, assumendo solo cibo crudo e cioè verdura e
un po' di frutta, si cambia letteralmente la composizione della flora
intestinale.
E
flora intestinale significa equilibrio ormonale.
Ho
detto poco!
Da
questa dieta mi attendo la modifica della mia IPB (causata prprio da distrubi ormonali).
Vedremo.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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