20 luglio 2015

In conclusione* (15-105)

In conclusione.* (15-105)
Da quando ho fatto ingresso nella vecchiaia, ho dedicato tempo ed energie per chiarirmi le idee sulle malattie che prendono i vecchi. Non solo quelle eclatanti (infarto, diabete, Alzheimer, demenza senile ecc.); anche quelle più modeste (ipertrofia prostatica o IPB, acidità di stomaco, dolori articolari, irritazioni cutanee ecc.).
Ho cercato di incidere su di esse nel modo più naturale possibile: cambiando ciò che mangiavo.
Forte di un primo successo importante (ho debellato l'acidità di stomaco senza alcun farmaco), non mi sono dato per vinto (per esempio sull'ipertrofia prostatica) e mi sono sottoposto a varie restrizioni alimentari. Insomma ho seguito vari tipi di diete.
Per le malattie più gravi mi sono basato su Colin Campbell e sulle sue ricerche trentennali (The China Study) che lo hanno portato ad affermare, senz'ombra di dubbio, che una dieta vegetariana le previene: soprattutto, le proteine animali hanno un ruolo di causa scatenante delle peggiori malattie.
Per me tutto è cominciato comunque dalla dieta acido-base (Jürgen Vormann, Thomas Remer, Hervè Grosgogeat e altri): la scelta di consumare prevalentemente prodotti alcalinizzanti (tutte le verdure) è stata vincente per la mia acidità: scomparsa.
Mi sono dunque attestato su una dieta vegana alcalina. 
Ma ancora la IPB resisteva.
Ho conosciuto la paleo dieta o dieta dell'uomo del paleolitico, basata anch'essa su un largo consumo di prodotti vegetali, con eliminazione di cereali, latticini e di tutti quei prodotti che sono arrivati molto dopo nella storia umana (come sale e caffè).
Dieta convincente, se non altro perchè l'uomo del paleolitico era più sano e più longevo dell'uomo del neolitico (che ha inventato l'agricoltura e l'allevamento).
Successivamente ho conosciuto la dieta crudista: difficile da seguire perchè siamo troppo attaccati ai cibi cotti, e alla gastronomia. Ma da provare assolutamente. 
Il benessere che ne ho  ricavato è superiore a ogni aspettativa. Del resto, assumendo solo cibo crudo e cioè verdura e un po' di frutta, si cambia letteralmente la composizione della flora intestinale.
E flora intestinale significa equilibrio ormonale.
Ho detto poco!
Da questa dieta mi attendo la modifica della mia IPB (causata prprio da distrubi ormonali).
Vedremo.

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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