Grande
caldo. (15-106)
A
differenza dell'anno scorso, quest'anno a luglio fa un gran caldo
(almeno nella mia città). Sono vari anni che il caldo lo sopporto
sempre meno. Ne ho già scritto (vedi n. 312).
Fortuna
che ho il condizionatore, che lenisce la sofferenza e il senso di
spossatezza. Ma poi devo uscire e il trauma passando da aria
condizionata ad aria esterna è sempre forte.
Da
vecchi la capacità di adattamento si riduce. Anche quella di
adattarsi agli sbalzi termici.
Quest'anno
però il caldo è arrivato quando ero in montagna. L'ho trovato al
mio ritorno e nei giorni successivi. E ancora oggi.
Ho
notato un cambiamento.
Patisco sì il caldo, ma non ne
ricavo la spossatezza degli anni passati. Questo è successo nei
primi giorni. Mi son detto: “Conseguenza della grande attività
fisica di quei giorni in montagna, che mi hanno ritemprato.”
Ormai
sono quindici giorni, però.
E
ancora non sono fiaccato dal caldo.
Vuoi
che l'effetto montagna duri così a lungo?
Stranezze
della vecchiaia.
Ogni
tanto hai dei recuperi prodigiosi.
E
se fosse un altro degli effetti della mia dieta crudista?
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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