07 giugno 2015

Vecchiaie (15-084)

Vecchiaie. (15-084)
All'inizio di questo diario, quattro anni fa, scrivevo sulle varie fasi della vecchiaia.
Mi pareva che la terza età si potesse dividere in tre fasi di circa dieci anni ciascuna.
Poi ho scoperto che esiste spesso una quarta fase: la vecchiaia malata, a prescindere dall'età in cui capita la malattia.
Non sono più sicuro di questa classificazione.
L'articolo di giornale descritto nel numero 15-082 mi ha fatto pensare (Vecchio a chi?; Vecchio sarà lei!).
C'è una cosa che accomuna le vecchiaie: la prossimità con la fine della vita.
O meglio:la percezione netta di non essere immortali.
Per il resto le vecchiaie sono differenti.
I primi vent'anni, pur con le inevitabili limitazioni, sono in continuità con l'età di mezzo.
È l'ultima fase che apporta grosse modifiche: deambulazione difficoltosa, fiato corto, tendenza all'isolamento, memoria debole, sordità, mancanza di autonomia.
Il salto netto è negli ultimi anni di vita.
Le prime due vecchiaie sono diverse. È in queste che si può dire agli altri: Vecchio sarà lei!
Io non lo dico, ma non vedo la fine della mia vita tanto vicina.
Sono vecchio, ma ancora pieno di forze. 
 
Capisco che non potrà durare a lungo.


(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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