Vecchiaia statica?*
(15-041)
L'idea che le altre età
hanno della vecchiaia (se mai ne abbiano una!) è quella di una fase
della vita sostanzialmente statica. Un declino, sì, ma in sostanza
un declino lento in un orizzonte di sostanziale immobilità.
Immagine contraddittoria,
perchè la staticità non si concilia con il declino. Se c'è
declino, c'è movimento.
Dopo tre anni
dall'ingresso nella mia vecchiaia, mi pare che quest'età sia ricca
di cambiamenti. Altro che vecchiaia statica!
Innanzi tutto c'è il
declino. È già un movimento, per quanto negativo.
Di positivo ci sono le
strategie che i vecchi escogitano per sopperire alle loro perdite.
Poi ci sono i nipoti.
Spesso arrivano proprio quando uno diventa vecchio. E i nipoti sono
un cambiamento di vita incredibile.
C'è anche altro. Le idee
cambiano con rapidità. In tre anni le ho cambiate e le sto cambiando
proprio a partire da quello che penso sulla vecchiaia.
Cambia la psiche.
Cambiano le condizioni
del cervello (memoria, attenzione, lentezza).
La vecchiaia non è qualcosa di uniforme. Anzi, non c'è proprio tempo
per annoiarsi.
Altro che stasi!
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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