Cambiamenti prodotti dai
nipoti. (15-036)
Mio nipote frequenta
l'asilo (ormai ha più di tre anni). Un buon asilo che applica il
metodo Montessori. Sua madre si è recata a parlare con le maestre
per avere indicazioni sui comportamenti del bimbo. È risultato che è
riluttante a fare cose pratiche. Preferisce farsi aiutare
dall'adulto. Anche se è abile con le mani, se può, si fa aiutare. È
una questione psicologica, piuttosto che di capacità manuali.
Abbiamo deciso di intervenire con i nostri comportamenti, spronandolo
a far da sé.
Per la mia parte la cosa
è più profonda e più ricca di risvolti.
La mia vita è stata
carente dal punto di vista delle cose pratiche. Ricordo ancora come
un trauma i primi giorni di laboratorio all'università. O ancora una
frustrazione somma il corso di disegno, sempre all'università.
Volente o nolente mi ci sono applicato e lentamente ho acquisto
abilità. Mi è però rimasta la tendenza a evitare, quando posso.
Esattamente come per
mio nipote!
Ora dunque ho deciso di
cimentarmi, con lui, in tutte le cose pratiche che incontro, senza
cedere alla tentazione di rinunciare prima di aver provato. Ho deciso
di non lasciarmi condizionare dalla paura di non farcela, ma di
provare comunque.
Finora in alcune
occasioni mi trinceravo dietro la frase: “Il nonno non è capace.”
Ho deciso di non dirlo
più.
Per dare un buon esempio
al nipotino.
E anche per me.
Sono vecchio: se non ora,
quando?
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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