08 dicembre 2014

Torneranno i prati (14-231)

Torneranno i prati. (14-231) (08/12/14)
Si tratta dell'ultimo film di Ermanno Olmi, cineasta italiano, ottantatreenne.
Il film è la ricostruzione di una notte in trincea durante la guerra 14-18, sul fronte italo-austriaco (il set era situato a 1800 m, d'inverno) .
Ho voluto vederlo perchè Olmi è un grande regista.
E perchè volevo conoscere un vecchio avanzato.
Volevo vedere come pensa un vecchio, che messaggi lancia.
Volevo spiare la sua vecchiaia.
Non sono stato deluso.
Olmi lancia i suoi strali contro la guerra. A favore di quei giovani soldati, mandati a morire senza un perchè.
Da vecchio il regista continua la sua battaglia civile per una società equa, umana, solidale.
Il suo pensiero non è cambiato, entrando nella vecchiaia. Si è fatto più duro.
E più essenziale.
Questo era quello che m'importava vedere.
Gli ideali della sua vita continuano a essere presenti anche da grande vecchio.
La sua vecchiaia non li ha modificati.
Di più.
Tiene a manifestarli anche se ha passato gli ottant'anni.
È un messaggio per gli altri vecchi.
Tenere alto il vessillo dei nostri ideali, anche se si diventa vecchi.
Soprattutto se si diventa vecchi.
Si è impegnato a più di ottant'anni. La fiamma della vita arde anche negli ultimi anni.
Più si invecchia più la vita diventa intensa.


(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

Nessun commento:

Posta un commento