31 dicembre 2014

Il termine (14-249)

Il termine. (14-249)
Se ripenso agli ultimi miei anni, mi accorgo che quasi ogni anno è morto un parente.
Nel 2008 è morta mia madre. L'anno dopo mio suocero. Dopo due anni mia zia Rita. Poi l'ultimo mio zio maschio. Quest'anno, mia zia Emma. Per non parlare del fratello di mio padre e di sua moglie morti in anni intermedi.
E' rimasta viva soltanto una vecchia zia, sorella di mia madre, ultranovantenne.
Tutti gli altri sono morti fra gli 87 e i 92 anni.
Mi colpisce che tutta una generazione di parenti sia scomparsa in un lasso relativamente breve di tempo.
Pensandoci bene, è naturale, si tratta di parenti nati tutti in un decennio, fra il 1916 e il 1924.
Però colpisce che nella mia famiglia si giunga a scadenza in maniera inesorabile a un'età compresa fra 87 e 92.
Sembra il termine inscritto in un gruppo di umani, quelli del mio sangue o del enturage.
Inevitabilmente è il mio termine.


(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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