27 novembre 2014

Quello che conosciamo (14-227)

Quello che conosciamo. (14-227)
Conosco un gruppetto di adolescenti. Hanno 16-18 anni.
Poichè sanno della mia passione per le scienze, talvolta mi chiedono qualcosa.
Ieri uno di loro mi ha fatto una domanda impegnativa, che riguardava la fisica quantistica. 
Non ho saputo rispondere in modo esauriente: io non sono esperto della materia ed era una domanda imprecisa.
Però sono stato felice della domanda.
Mi ha permesso comunque di ribadire la necessità di studiare, per poter affrontare temi tanto complessi. Mi ha permesso di ampliare la risposta fino a includere altri esperimenti suggestivi.
E di suggerire qualche lettura di approfondimento. 
Anzi di prestare uno dei miei libri in materia.

Quando un vecchio incontra dei giovani che fanno domande (sulla vita, sul sapere), il vecchio è felice, se può rispondere, inquadrare, indirizzare. Perchè mette la sua vita, le sue conoscenze a disposizione di nuove generazioni. Lui può essere ancora utile al mondo futuro.
Ciò che il vecchio conosce non muore più con lui. Non muore con la sua uscita dalla vita attiva.
Può essere trasmesso ad altri.
Spesso invece i vecchi vivono il dolore di vedere che ciò che sanno muore con loro.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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