Morte e vita. (14-194)
Un mese fa è morta una
mia zia. L'ultima superstite da parte di mio padre.
L'ultima col mio cognome.
Adesso il più vecchio
della famiglia sono io. Depositario di ricordi, memorie, eventi.
Per di più ho scoperto
che i miei cugini poco ne sanno. Sono io che devo informarli (come ho
fatto recentemente).
Ora alle mie spalle c'è
il vuoto. Nessuno più vecchio su cui appoggiarsi. O condividere.
Devo sbrigarmi a scrivere
qualcosa su mio padre. Gli anni passano. Ci si dimentica.
Fra un mese nascerà il
figlio di mio figlio. È il primo della quinta generazione, a partire
da mio nonno. L'ultima che incontrerò.
La morte di mia zia era
attesa. Non ne sono stato turbato.
Non mi ha neppure dato la
sensazione del trascorrere inesorabile del tempo.
Invece l'annuncio della
nascita di mio nipote mi ha fortemente emozionato.
Un regalo di tempo. Tempo
in aggiunta. Un di più di tempo concesso.
Alla mia famiglia.
E a me.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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