La svolta. (14-187)
La
vecchiaia che fa paura è l'ultima. Non perchè precede la morte. Ma
perchè sono gli anni in cui si perde autonomia. C'è una
disgregazione della personalità. Si perdono le relazioni. Vi sono
ancora brandelli di umanità. Come l'uso della parola. O la capacità
di fare qualche movimento. Ma tutto sembra compromesso.
Non
si esce quasi più di casa. Non si prendono più decisioni. Si delega
ad altri gran parte della vita. Attività, cura della persona, orari,
persone che ci stanno intorno.
Noi
non decidiamo più nulla. Ben che vada ci ribelliamo. Molto più
spesso ci pieghiamo.
Il
punto di svolta è vario. Può essere una caduta dalla quale non ci
riprendiamo. Oppure le forze che vengono meno e non riusciamo più ad
alzarci dalla sedia. Oppure ancora la memoria che se ne va e non
riusciamo più a fare un ragionamento compiuto.
È
una dura prova quella che ci aspetta negli ultimi anni di vita.
Spesso
ci arriviamo senza rendercene conto. La coscienza si annebbia.
Chissà
se è un bene o un male.
Perchè
meno coscienza, meno dolore.
Ma
meno coscienza significa anche meno umanità.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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