La
famiglia. (14-180)
E'
morta l'ultima zia rimasta dalla parte di mio padre. Aveva 92 anni.
Ho
partecipato al suo funerale e ho ritrovato tutti i miei cugini e
anche tre dei nostri sei figli. Si tratta di persone che vedo molto
raramente. Eppure tra noi c'è un legame. Abbiamo nonni comuni,
ricordi comuni, qualche somiglianza.
Mi
sembra straordinario che gente che si frequenti così poco sia
legata.
Vincoli di sangue?
Ho sempre ritenuto che un buon amico sia
superiore ai parenti. Mi devo ricredere.
Da
vecchio scopro che vi sono vincoli e anche forti, fra persone
appartenenti alla stessa famiglia.
Al
funerale ha partecipato anche mio figlio. E la cosa mi ha sorpreso.
Pensavo che non gli interessasse. E invece non è così. Sarà stato
il fatto che la zia avesse il suo stesso cognome, oppure un viaggio a
trovare parenti che abbiamo fatto insieme, qualche anno fa.
La famiglia esiste, ha un suo valore. Lo scopro a quasi settant'anni. Se non fossi diventato vecchio, me lo sarei perso.
A
conferma di ciò, mio figlio, quando ha incontrato di persona uno dei miei
cugini, mai visto prima, è sbottato a dire: “E' la fotocopia del
nonno!”
Cioè
di mio padre.
Gli
somiglia più lui di quanto gli somigli io.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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