Vecchi
che cadono dalla bicicletta. (14-159)
Il
mio vicino ottantacinquenne è caduto dalla bicicletta.
Ne ho scritto
qualche giorno fa (14-156). L'ho visto ieri e gli ho chiesto come
sta. Si lamentava della gamba. Ho pensato alla botta ricevuta. Invece
ha soggiunto: "Era già una settimana che non la sentivo bene."
Quando
a un vecchio (molto vecchio) succede un incidente, bisogna chiedersi
se è l'incidente ad aver causato il trauma o se invece l'incidente
non sia stato causato da un trauma fisiologico (precedente).
Più chiaramente: il mio vicino è scivolato e si è infortunato alla gamba oppure è stata la gamba che ha ceduto e ha causato la caduta.
Perchè
da molto vecchi, inesorabilmente, qualcosa comincia a non funzionare
più.
Visto
dalla mia età, è un passaggio cruciale. Parti del nostro corpo
cessano il funzionamento normale. È l'inizio della fine. Quando sono
organi importanti o disfunzioni importanti, non c'è niente da fare.
Ci si avvia a finire. Non subito, ma la menomazione ne innesta il
percorso. E il vecchio si rassegna a star sempre pegggio.
Il tutto si
può tamponare, ma sono segnali inequivocabili.
Segnali
di morte.
Questo
passaggio mi angoscia, almeno alla mia età (settanta).
Non
so se fra 15 anni sarò più disposto a percorrere questo calvario.
Per
il momento non ne so molto.
Potrei
chiedere al mio vicino. Sarebbe bellissimo potergli parlare
apertamente.
Ma
non mi sento il diritto di invadere la sua intimità con una
curiosità sfacciata.
I molto vecchi non si interrogano facilmente.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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