14 agosto 2014

Vecchi che cadono dalla bicicletta (14-159)

Vecchi che cadono dalla bicicletta. (14-159)
Il mio vicino ottantacinquenne è caduto dalla bicicletta. 
Ne ho scritto qualche giorno fa (14-156). L'ho visto ieri e gli ho chiesto come sta. Si lamentava della gamba. Ho pensato alla botta ricevuta. Invece ha soggiunto: "Era già una settimana che non la sentivo bene."
Quando a un vecchio (molto vecchio) succede un incidente, bisogna chiedersi se è l'incidente ad aver causato il trauma o se invece l'incidente non sia stato causato da un trauma fisiologico (precedente).
Più chiaramente: il mio vicino è scivolato e si è infortunato alla gamba oppure è stata la gamba che ha ceduto e ha causato la caduta. 
Perchè da molto vecchi, inesorabilmente, qualcosa comincia a non funzionare più.
Visto dalla mia età, è un passaggio cruciale. Parti del nostro corpo cessano il funzionamento normale. È l'inizio della fine. Quando sono organi importanti o disfunzioni importanti, non c'è niente da fare. Ci si avvia a finire. Non subito, ma la menomazione ne innesta il percorso. E il vecchio si rassegna a star sempre pegggio. 
Il tutto si può tamponare, ma sono segnali inequivocabili.
Segnali di morte.
Questo passaggio mi angoscia, almeno alla mia età (settanta).
Non so se fra 15 anni sarò più disposto a percorrere questo calvario.
Per il momento non ne so molto.
Potrei chiedere al mio vicino. Sarebbe bellissimo potergli parlare apertamente.
Ma non mi sento il diritto di invadere la sua intimità con una curiosità sfacciata.
I molto vecchi non si interrogano facilmente. 

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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