12 agosto 2014

Tempo che fugge (14-158)

Tempo che fugge. (14-158)
Ho due cani. Vecchi entrambi, 12-13 anni. Difficile che vivano ancora più di 4-5 anni. Un tempo molto breve. Non ci voglio pensare, ma fra non molto cesseranno di vivere.
La loro fine mi angustia. Mi dispiace perderli.
Il pensiero della loro fine rimanda naturalmente alla mia, di fine.

Quando sono entrato nella vecchiaia (tre anni or sono), mi davo una vita possibile di vent'anni (generosamente, perchè la speranza di vita in Italia è, per i maschi, di 8o anni). Ora di anni ne rimangono 17. Tanti. Ma anche pochi.
Ho cominciato a pensare a quello che non potrò vedere. Per esempio la fine degli studi di mio nipote. Il suo ingresso nel mondo del lavoro. La famiglia che si formerà.

Ho la netta sensazione che i tempi mi si siano accorciati. Così, di colpo.
Non posso più pensare alla mia vita come se non avesse confini.
Se mi va bene è probabile che il mio termine avvenga in prossimità dei miei 85 anni.
O prima.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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