25 agosto 2014

Modi di dire (14-164)

Modi di dire.(14-164)
Passeggiando spesso coi cani, si conosce gente. Un tale, anziano come me, mi saluta ed è intenerito al vedere i miei cani. "Come bambini!" commenta spesso. Ieri mi ha chiesto come va. Ho risposto: "Bene, grazie." Ha ribattuto: "Fin che ci si vede!"
Voleva significare che alla nostra età, anche il solo re-incontrarci è positivo. 
Significa che siamo ancora vivi.
I vecchi hanno dei modi di dire specifici della loro età. 
Nascono dalla condizione di anziani. Mostrano i pensieri di quest'età. Un giovane non direbbe mai: "Fin che ci si vede." Perchè non ha la sensazione che la vita finisca. Un anziano ce l'ha.
I molto-anziani, ai parenti che fanno discorsi su progetti futuri, dicono sovente: "Se ci sarò ancora!" Non è un modo scaramantico di esorcizzare la morte. Non è un modo cinico per spaventare i giovani. È un commento che sgorga naturale in chi sa benissimo che la sua vita è agli sgoccioli. 
Rivela pensieri profondi. Non è necessariamente espressione di paura. È realismo.
Quel realismo che giovani e meno giovani non hanno, dato che vivono sotto l'egida dell'immortalità.
I vecchi, per questo, sono utili alle altre età.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

Nessun commento:

Posta un commento