Modi
di dire.(14-164)
Passeggiando
spesso coi cani, si conosce gente. Un tale, anziano come me, mi
saluta ed è intenerito al vedere i miei cani. "Come bambini!"
commenta spesso. Ieri mi ha chiesto come va. Ho risposto: "Bene,
grazie." Ha ribattuto: "Fin che ci si vede!"
Voleva
significare che alla nostra età, anche il solo re-incontrarci è
positivo.
Significa che siamo ancora vivi.
I
vecchi hanno dei modi di dire specifici della loro età.
Nascono
dalla condizione di anziani. Mostrano i pensieri di quest'età. Un
giovane non direbbe mai: "Fin che ci si vede." Perchè non
ha la sensazione che la vita finisca. Un anziano ce l'ha.
I
molto-anziani, ai parenti che fanno discorsi su progetti futuri,
dicono sovente: "Se ci sarò ancora!" Non è un modo
scaramantico di esorcizzare la morte. Non è un modo cinico per
spaventare i giovani. È un commento che sgorga naturale in chi sa
benissimo che la sua vita è agli sgoccioli.
Rivela pensieri
profondi. Non è necessariamente espressione di paura. È realismo.
Quel
realismo che giovani e meno giovani non hanno, dato che vivono sotto
l'egida dell'immortalità.
I
vecchi, per questo, sono utili alle altre età.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
Nessun commento:
Posta un commento