Un
decennio. (14-163) (24/08/14)
Sto
finendo il decennio degli anni sessanta. Sono gli anni della prima
vecchiaia, anche se in effetti si usa farla cominciare a 65.
Quando
un individuo arriva a sessanta, anche se non formalmente vecchio, è
comunque fuori sia dalla giovinezza che dall'età di mezzo.
Il
numero sessanta evoca la vecchiaia, non altro.
Dieci anni. Sono dieci anni che sono vecchio! Fa impressione a dirlo.
È
Stato un decennio ibrido, quello che sto completando. Ci sono tutti i germi
della vecchiaia (proprio tutti), ma salute ed energia sostengono. Si
è più fragili, ma solo un poco.
Si è indeboliti, ma solo di poco.
In
questi anni ci sono tutte le premesse per pensare positivamente
all'ultima età della vita.
Il
bilancio che ne sto qui facendo è proprio questo: una buona fase
della vita. Una vita soddisfacente. Certo, magagne ce ne sono e ce ne
sono state, ma l'atteggiamento complessivo è positivo.
E
poi se anche fosse negativo per tutto il resto, l'arrivo del primo
nipote ha cambiato il significato della mia vecchiaia.
L'essere
nonni è un valore aggiunto.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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