30 luglio 2014

Sono diventato lento (14-150)

Sono diventato lento. (14-150)
Più volte ho scritto della lentezza di noi vecchi.
La lentezza fa intimamente parte della vecchiaia.
Ma non solo come limitazione.
È vero che siamo lenti nei movimenti. Lenti nei riflessi. Lenti nelle decisioni.
Ma la nostra lentezza generale favorisce la riflessione. Dato che stentiamo a muoverci, ci prendiamo più tempo, anche per riflettere.
Come quando per strada due vecchi parlano fra loro. Ogni tanto si fermano per continuare la discussione guardandosi negli occhi.
Per un verso si fermano per riposarsi. Per un altro si fermano per concentrarsi.
Così per la lentezza. Visto che siamo diventati più lenti, tanto vale prendersi del tempo ulteriore per valutare attentamente i pro e i contro.
E questo è un valore positivo.
C'è dell'altro.
La lentezza ci permette di assaporare maggiormente la vita.
Non è più il tempo del fast food. È il tempo dello slow food.
La vecchiaia (finalmente!) è il tempo della slow life, della vita lenta.
Basta frenesia, ansie, fretta.
Noi vecchi viviamo con un ritmo più rilassato.
Più umano.
E questo è un valore positivo.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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