Sono
diventato lento. (14-150)
Più
volte ho scritto della lentezza di noi vecchi.
La
lentezza fa intimamente parte della vecchiaia.
Ma
non solo come limitazione.
È
vero che siamo lenti nei movimenti. Lenti nei riflessi. Lenti nelle
decisioni.
Ma
la nostra lentezza generale favorisce la riflessione. Dato che
stentiamo a muoverci, ci prendiamo più tempo, anche per riflettere.
Come
quando per strada due vecchi parlano fra loro. Ogni tanto si fermano
per continuare la discussione guardandosi negli occhi.
Per
un verso si fermano per riposarsi. Per un altro si fermano per
concentrarsi.
Così
per la lentezza. Visto che siamo diventati più lenti, tanto vale
prendersi del tempo ulteriore per valutare attentamente i pro e i
contro.
E
questo è un valore positivo.
C'è
dell'altro.
La
lentezza ci permette di assaporare maggiormente la vita.
Non
è più il tempo del fast food. È il tempo dello slow
food.
La
vecchiaia (finalmente!) è il tempo della slow life, della
vita lenta.
Basta
frenesia, ansie, fretta.
Noi
vecchi viviamo con un ritmo più rilassato.
Più
umano.
E
questo è un valore positivo.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
Nessun commento:
Posta un commento