31 luglio 2014

Denaro (14-151)

Denaro. (14-151)
Mi sono arrivate due cartelle di Equitalia, l'agenzia di riscossione italiana di tasse, tributi, ammende, multe. Una bella botta. Soprattutto perchè la mia economia è in equilibrio precario. Basta poco per andare sotto.
Mi sono stupito della mia reazione. Nessun dramma, nessuna angoscia. Ma ricerca tranquilla di come trovare il denaro per pagarle.
Un tempo queste cose mi destabilizzavano. Minavano la mia sicurezza. Vedevo nero.
Oggi che sono vecchio la cosa non mi sconvolge tanto. In fondo si tratta solo di denaro.
A confronto con le invalidità possibili della vecchiaia, con le malattie della vecchiaia e con la morte, due cartelle sono poca cosa.
Il denaro mi interessa poco. Quello che desidero, non si ottiene col denaro ( o si ottiene con poco denaro).
I vecchi di fronte al denaro hanno due atteggiamenti.
C'è chi vi si attacca, facendone la fonte della propria sicurezza, diventando avaro.
E c'è chi se ne distacca completamente.
Non so che cosa faccia propendere per un atteggiamento o per l'altro.
La vita precedente? Il bisogno di sicurezza? Un io forte o fragile? Non so.
Certo è che per vivere bene la vecchiaia c'è bisogno di una gran forza d'animo.
E pochi ce l'hanno.
Allora ci si attacca a qualunque cosa ci dia sicurezza.
E il denaro è una di queste.
Ma serve proprio a poco.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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