Scomparire.
(14-145)
Qualche
giorno fa è stato il mio compleanno. È da tempo che sto dicendo a
parenti e amici che non desidero più festeggiare i
compleanni. Così quest'anno solo due familiari mi hanno fatto gli
auguri. Gli altri mi hanno preso in parola.
Questo
fatto mi ha provocato una riflessione.
Quando
morirò, pochissime persone si ricorderanno di me. L'ho già
sperimentato con mia madre (di lei non si parla che rare volte).
I
mancati auguri di quest'anno sono un anticipo della mia scomparsa.
Voglio
veramente scomparire? Voglio farlo anticipatamente, da vivo?
Devo
rispondere con sincerità a queste domande.
Qualche
anno fa, dovendo lasciar scritte le mie volontà, scelsi la cremazione
della mia salma, ma non scelsi la dispersione delle ceneri. Mi
restava un residuo di attaccamento. Volevo che qualcosa di me
restasse.
Oggi
non so bene.
Sto
pensando alla dispersione come scelta ultima e definitiva.
Sto
pensando che sia meglio scomparire definitivamente.
Cominciando
dagli ultimi anni di vita.
È
il destino di tutti, comunque.
Tanto
vale assecondarlo.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
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