23 luglio 2014

Vecchi che pesano (14-144)

Vecchi che pesano. (14-144)
Una conoscente, già anziana, assiste la madre, quasi novantenne. 
La madre abita in un'altra città, lontana. La figlia deve quindi spostarsi. Vive un mese accanto alla madre e un mese a casa sua. Già da alcuni anni.  E' esausta.
Quando diventiamo vecchi pesiamo sugli altri. Inevitabile.
Le persone che ci accudiscono, dopo alcuni anni, si augurano che moriamo.
Si può evitare?
Non credo.
Quando siamo molto anziani, non ce la facciamo più a badare a noi stessi. La società se ne deve far carico. O il coniuge più in forze. O i figli.
Badare a se stessi il più a lungo possibile è un compito di noi vecchi.
Per molta parte della nostra vita ci siamo occupati degli altri. Ma all'inizio e alla fine non è possibile. Verso la fine della vita smettiamo di occuparci degli altri. Abbiamo le energie per occuparci soltanto di noi stessi.
È un dovere dei vecchi badare a se stessi il più a lungo possibile. Cercando di conservare la lucidità della mente e un po' di forza nelle gambe. Per diminuire il numero di anni durante i quali peseranno sugli altri. È quasi un nuovo ruolo sociale: badare a se stessi.
Una ricetta? Mangiare poco e muoversi molto.
Ci preserva dall'aver bisogno degli altri?
Non sempre. Non per tutti. Non per l'arco intero della nostra ultima vecchiaia.
Ma almeno ci avremo provato.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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