13 luglio 2014

Cambiamenti (14-136)

Cambiamenti. (14-136)
Quest'anno, per la prima volta, non ho guardato neppure una partita dei mondiali di calcio. Non mi interessa più.
Lo sport del calcio “prende” molto i maschi giovani. Sia come pratica dilettantesca, sia come tifo. C'è una sovrapposizione fra nazionale di calcio (maschile!) e identità nazionale. Ma io ho settant'anni, quasi. Da troppi anni seguo le partite. Il calcio mi è venuto a noia.
Mi piacerebbe ancora come spettacolo, ma doping, corruzione, scommesse clandestine, atteggiamenti dei giocatori, me l'hanno fatto dis-amare.
È cominciato tutto dopo i mondiali del 1982. Il calcio è straripato nei programmi televisivi. La noia è stato l'esito inevitabile.
Almeno per me, che ho vissuto per più di trent'anni questo eccesso di presenza.
I tanti anni di vita che si hanno in vecchiaia, permettono di cambiare gusti, idee, valori.
Bisogna metterlo in conto, soprattutto se anche la vecchiaia si prospetta lunga.

Quest'anno dunque non ho visto nessuna partita.
Solo durante la terza partita (Uruguay – Italia) mi sono interessato del risultato.
Ho fatto il tifo per l'Uruguay.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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