24 maggio 2014

Come mi vedono gli altri (14-100)

Come mi vedono gli altri. (14-100)
Sono scivolato mentre salivo le scale. Non mi sono fatto quasi nulla. Una vicina, più giovane, che era presente, si è preoccupata della mia salute. Normale.
Ma ho percepito una preocupazione diversa da quella che se fossi stato un suo coetaneo. Non riesco a esprimerlo meglio, ma era evidente che c'era un di più, c'era un che di diverso, dovuto alla mia età.
In un'altra occasione ero al lavoro, di pomeriggio. Stavo dirigendo un gruppo di ragazzi più giovani. Avevo organizzato al meglio, ma mi è capitato più volte di sbagliare intervento, di sconcentrarmi. Ho visto i giovani sorridere, indulgenti.
Era evidente che attribuivano i miei errori all'età.
Non so se sono diventato io ipersensibile a questi atteggiamenti o se sia la realtà.
Da un pò di tempo sento che gli altri mi guardano diversamente.
Mi guardano come un vecchio.
Mi guardano per quel che sono.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107.
La sintesi del 2012 sitrova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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