05 aprile 2014

Riflessioni comuni (14-69)

Riflessioni comuni. (14-69) (05/04/14)
Sto leggendo un libro sulla vecchiaia (Il sole della sera di Peirone e Gerardi).
Confesso che ne sto raccogliendo vari di libri, su questo tema. Ma finora ne ho letto pochi. Non volevo farmi influenzare. Volevo sviluppare delle idee mie. Originali (presunzione!).
Sono stato stupito, fin dalle prime pagine, di trovare alcuni spunti che già avevo sviluppato nelle mie riflessioni.
Per esempio la suddivisione in tre categorie: la stessa alla quale sono giunto io.
Oppure l'osservazione che la vecchiaia non è amata, soprattutto dai vecchi.
O ancora la notazione che “Noi non vediamo il nostro aspetto, la nostra età, ma ciascuno di noi, come in uno specchio che lo fronteggi, vede quella dell'altro.” (M. Proust, addirittura!)
Anche: “... con l'avanzare degli anni si riducono gradualmente le riserve funzionali dell'organismo e, conseguentemente, la capacità organica di adattamento ai diversi fattori di stress.” (C. Macchione)
Infine: “Non essere più ascoltati, questa è la cosa più terribile quando si diventa vecchi.” (A. Camus)
E' evidente che la vecchiaia è universale. I pensieri sulla vecchiaia sono simili per tutti i vecchi. Della nostra cultura, naturalmente.
Basta rifletterci un poco su. E le idee vengono a chiunque. Più meno simili.
(Bisogna riflettere, però.)

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107.
La sintesi del 2012 sitrova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

Nessun commento:

Posta un commento