04 aprile 2014

Mangiare meno (14-68)

Mangiare meno. (14-68)
Uno dei figli di mia moglie è magro. Molto magro. Quando a colazione o a pranzo mangia poco, si giustifica dicendo: “E' che ieri ho mangiato.”
Quasi che l'aver mangiato un giorno sia sufficiente anche per il giorno dopo!
Tale frase rivela anche che sistematicamente qualche giorno salta i pasti.
Penso che sia per un fattore genetico.
Lo invidio.
Io invece mangio sempre molto. La dieta vegetariana che sto facendo ormai da due anni è gratificante perchè, per quanto mangi, non prendo chili.
Molti vecchi mangiano molto, troppo. Altri in vecchiaia diventano più sobri, riducono il cibo. Temo che siano quelli che già in gioventù siano stati frugali, come il figlio di mia moglie.
Vorrei provare nei prossimi mesi a mangiare metà di quello che sto mangiando adesso e vedere che succede. Mi viene in mente l'esperimento di Clive McCay, un docente della Cornell University (Usa) che prolungò la vita di alcune cavie semplicemente dimezzando la quantità di cibo che normalmente mangiano animaletti di quelle dimensioni. Questo avvenne quarant'anni fa (o più).
Un altro modo per sfuggire alla vecchiaia, alla morte?
Forse.
Ma mi vado convincendo che per il benessere il mangiare poco valga quanto il mangiare bene (vegetariano quindi). E valga quanto il muoversi molto.
Per adesso vado a prepararmi un'abbondante insalata! (E' la sera del 3 aprile)

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107.
La sintesi del 2012 sitrova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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