18 aprile 2014

Mordersi le labbra (14-75)

Mordersi le labbra. (14-75)
Si dice in senso figurato, quando ci si pente di aver parlato.
Ma io le labbra me le mordo davvero, quando mangio.
Soprattutto in quest'ultimo anno.
È doloroso, perchè la piccola piaga che si forma stenta a rimarginarsi. Anzi, determina un'infiammazione di tutto il cavo orale che rende penoso il mangiare.
Vecchiaia, mi son detto. I tessuti si sono rilassati, hanno perso elasticità, quindi scivolano facilmente dove non dovrebbero: sotto i denti.
E la capacità di superare le infiammazioni è diminuita.
Vecchiaia, ripeto.
Chissà se capita anche ad altri anziani.
Dovrei rileggermi le pagine dello psicanalista J. Hillmann de La forza del carattere, nelle quali a ogni malattia o perdita della vecchiaia, si attribuisce un significato psicologico profondo. Anzi si trovano valori positivi di malattie e perdite senili.
Non sono così profondo, ma un significato me lo son trovato io stesso.
Ho sempre mangiato in modo frenetico. In alcuni momenti anche selvaggio, senza freni. Come di individuo afflitto da fame atavica. Per riempirmi rapidamente. Anche a costo di star male.
Vi sono cause profonde di ciò, che non ho mai affrontato.
Ora sono vecchio. Mi mordo le labbra. Mi faccio male. Sono costretto a cambiare il mio modo di fare. Devo mangiare con più attenzione. Senza automatismi.
Devo estendere la mia coscienza a parti della vita da cui è stata esclusa. Appunto il mangiare.
Sono chiamato ad affrontare i motivi che mi fanno mangiare in questo modo.
Aumentare la coscienza nella propria vita.
Affrontare ciò che non si è mai voluto affrontare.
Regali della vecchiaia.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107.
La sintesi del 2012 sitrova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

Nessun commento:

Posta un commento