Mordersi
le labbra. (14-75)
Si
dice in senso figurato, quando ci si pente di aver parlato.
Ma
io le labbra me le mordo davvero, quando mangio.
Soprattutto
in quest'ultimo anno.
È
doloroso, perchè la piccola piaga che si forma stenta a
rimarginarsi. Anzi, determina un'infiammazione di tutto il cavo orale
che rende penoso il mangiare.
Vecchiaia,
mi son detto. I tessuti si sono rilassati, hanno perso elasticità,
quindi scivolano facilmente dove non dovrebbero: sotto i denti.
E
la capacità di superare le infiammazioni è diminuita.
Vecchiaia,
ripeto.
Chissà
se capita anche ad altri anziani.
Dovrei
rileggermi le pagine dello psicanalista J. Hillmann de La forza
del carattere, nelle quali a ogni malattia o perdita della vecchiaia,
si attribuisce un significato psicologico profondo. Anzi si trovano valori
positivi di malattie e perdite senili.
Non
sono così profondo, ma un significato me lo son trovato io stesso.
Ho
sempre mangiato in modo frenetico. In alcuni momenti anche selvaggio,
senza freni. Come di individuo afflitto da fame atavica. Per
riempirmi rapidamente. Anche a costo di star male.
Vi
sono cause profonde di ciò, che non ho mai affrontato.
Ora
sono vecchio. Mi mordo le labbra. Mi faccio male. Sono costretto
a cambiare il mio modo di fare. Devo mangiare con più attenzione.
Senza automatismi.
Devo
estendere la mia coscienza a parti della vita da cui è stata
esclusa. Appunto
il mangiare.
Sono chiamato ad affrontare i motivi che mi fanno
mangiare in questo modo.
Aumentare
la coscienza nella propria vita.
Affrontare
ciò che non si è mai voluto affrontare.
Regali
della vecchiaia.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107.
La
sintesi del 2012 sitrova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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