20 aprile 2014

Non sottrarsi (14-76)

Non sottrarsi. (14-76)
Qualche giorno fa, di mattina, ho incontrato la mia vicina, molto anziana, sulle scale. Non ci vediamo spesso. Si sa, in un condominio basta sfalsare anche di poco gli orari e passano settimane senza che ci si veda. L'ho re-incontrata ancora a mezzogiorno.
E perfino la sera.
Le ho detto: “Non ci si vede per un mese e poi tre volte in un giorno!”
Mi ha risposto: “E' perchè oggi sono uscita!”
Già, perchè gli anziani (i molto anziani) stanno anche giorni interi o settimane senza uscire di casa. Si ritirano dalla società. Dalla vita.
E invece uscire è importante. Ci si muove, si mettono in funzione muscoli e articolazioni. Si fa scorrere più sangue nelle vene.
Si muore, se non ci si muove più. E il movimento fuori di casa è un atto irrinunciabile.
Anche quello in casa, però. Perfino far le pulizie, è movimento. Scendere frequentemente in garage, in cantina. Far le scale. Tutto serve.
Insomma non evitare nessuno dei lavori, dei movimenti, delle richieste che ci vengono fatte. Spesso i più giovani credono di far un piacere a noi anziani, sostituendosi a noi in qualche compito, soprattutto fisico (classico è il nipote che si offre di andare in cantina a prendere l'acqua minerale). E noi ci adattiamo.
Invece dovremmo rivendicare i movimenti, gli sforzi.
Dovremmo guardare con ostilità chi vuol fare al posto nostro.
Non dobbiamo sottrarci a ciò che facevamo da giovani.
Anche se costa fatica, adesso che siamo vecchi.
È fatica vitale.


(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107.
La sintesi del 2012 sitrova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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