17 febbraio 2014

Figli (14-35)

Figli. (14-35)
Quando i padri invecchiano, mutano i rapporti coi figli. Inevitabile. Anzi auspicabile.
Bisogna essere preparati. I consueti e logori rapporti familiari cessano.
Anche perchè un vecchio ha un figlio di trenta o quarant'anni. Da tempo fuori casa. Da tempo con una vita sua.
Bisogna re-inventarsi nuovi rapporti. I figli non si possono più leggere come quando erano piccoli. I padri devono cessare rapporti di autorità. I figli ci stanno alla pari. Può essere doloroso perdere l'autorità. Può anche capitare che i figli prendano il sopravvento. Avanzino pretese. Si impongano. Magari con scarso rispetto nei confronti dei genitori, invecchiati e un po' più deboli.
Ci possono essere incomprensioni.
Sarebbe bello potersi mettere a un tavolino, spiegarsi e ripartire da zero. Per farlo bisogna dismettere gli occhiali coi quali li abbiamo visti per decine d'anni e guardarli per quello che sono. Adulti, con una loro famiglia.
Ci può essere sofferenza se non accettiamo cambiamenti.
E noi vecchi siamo poco inclini a modificarci. Tendiamo a sclerotizzare pensieri, rapporti, comportamenti. Invece cambiare è vitale.
Invecchiare significa anche questo.
Cambiare.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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