Il mio
farmacista. (14-18)
Ho parlato col
mio farmacista. Ha novant'anni. Voleva conoscere qualcosa sulla
cremazione. Ne ho approfittato per chiedergli della sua vecchiaia.
Anzi della sua eccellente vecchiaia. Il segreto, volevo carpirgli.
Mi ha risposto
con piacere. Di segreti ne ha tre. Non fuma, non beve alcolici, i
primi due. Segreti per modo di dire. Il terzo è più interessante:
"Mangio molto poco" mi ha detto. "Quando sono andato
a fare il militare a vent'anni, pesavo 58 kg. Oggi a novant'anni peso
ancora 58 chili. A volte qualcuno mi sforza a mangiare di più.
Non sa che mi fanno un danno e non un piacere."
Avevo appena
letto di un ricercatore americano, Clive McCay, che più di trent'anni
fa aveva nutrito delle cavie con molto meno cibo della loro dieta
abituale. Ebbene queste cavie erano vissute molto di più del gruppo
di controllo.
Mangiar poco.
Questo sì che è un segreto.
Mi ha anche
raccontato di avere ancora tutti i suoi denti. "Merito della mia
dieta. Ogni sera e ogni mattina mangio una tazza di latte con un
panino. Poi un frutto. Nient'altro."
Gli ho chiesto
se era vegetariano. Mi ha risposto di no. A giorni alterni mangia un
pezzetto di petto di pollo. "Ma è proprio poco!", ha
aggiunto.
Gli ho chiesto
di altre magagne. "La sordità", ha soggiunto." Ma gli
apparecchi acustici non mi aiutano per nulla." Approfondendo il
discorso ho capito che si trattava di altro. Di un'incapacità di
seguire un discorso prolungato. Mi sono figurato problemi
neurologici, piuttosto che sordità vera e propria.
Voglio tornare a
parlargli.
Voglio fargli
un'intervista più approfondita.
Grande esempio di vecchio, comunque.
(L’indice per
argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina
107)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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