23 gennaio 2014

Il mio farmacista (14-18)

Il mio farmacista. (14-18)
Ho parlato col mio farmacista. Ha novant'anni. Voleva conoscere qualcosa sulla cremazione. Ne ho approfittato per chiedergli della sua vecchiaia. Anzi della sua eccellente vecchiaia. Il segreto, volevo carpirgli.
Mi ha risposto con piacere. Di segreti ne ha tre. Non fuma, non beve alcolici, i primi due. Segreti per modo di dire. Il terzo è più interessante: "Mangio molto poco" mi ha detto. "Quando sono andato a fare il militare a vent'anni, pesavo 58 kg. Oggi a novant'anni peso ancora 58 chili. A volte qualcuno mi sforza a mangiare di più. Non sa che mi fanno un danno e non un piacere."
Avevo appena letto di un ricercatore americano, Clive McCay, che più di trent'anni fa aveva nutrito delle cavie con molto meno cibo della loro dieta abituale. Ebbene queste cavie erano vissute molto di più del gruppo di controllo.
Mangiar poco. Questo sì che è un segreto.
Mi ha anche raccontato di avere ancora tutti i suoi denti. "Merito della mia dieta. Ogni sera e ogni mattina mangio una tazza di latte con un panino. Poi un frutto. Nient'altro."
Gli ho chiesto se era vegetariano. Mi ha risposto di no. A giorni alterni mangia un pezzetto di petto di pollo. "Ma è proprio poco!", ha aggiunto.
Gli ho chiesto di altre magagne. "La sordità", ha soggiunto." Ma gli apparecchi acustici non mi aiutano per nulla." Approfondendo il discorso ho capito che si trattava di altro. Di un'incapacità di seguire un discorso prolungato. Mi sono figurato problemi neurologici, piuttosto che sordità vera e propria.
Voglio tornare a parlargli.
Voglio fargli un'intervista più approfondita.
Grande esempio di vecchio, comunque.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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