21 gennaio 2014

Il mio vecchio cane (14-17)

Il mio vecchio cane. (14-17)
Ieri sera accarezzavo il mio cane. Che è vecchio come me. Mi sono immalinconito pensando che fra qualche anno (pochi, ahimè) morirà. Ho immaginato di tenerlo fra le braccia appena morto. Mi ha preso molta tristezza. Perchè gli voglio bene.
Poi, un pensiero diverso.
La tristezza mi viene pensando alla sua morte. Devo invece pensare alla sua vita. Alla vita che stiamo passando insieme. Alla sua vita vivace, entusiasta, sempre in movimento.
La morte va giudicata per la vita che l'ha preceduta. È la vita ricca che getta luce sulla morte. Quella vita non si può cancellare. La morte stessa non può cancellarla.
Quella vita c'è anche se è arrivata la morte. 
C'è, non c'era
C'è dentro di me. Non solo nel ricordo. Ha anche plasmato la mia di vita. 
Sono uscito trasformato dalla vita passata col mio cane.
Quindi c'è dentro di me.
Solo consolazioni?

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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