Vivere di più.
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Si può. Basta
mangiare meno.
Da quasi
cinquant'anni sono stati fatti esperimenti su animali, riducendo le
calorie fornite con gli alimenti. Si è sempre riscontrato che la
vita degli animali si allungava. Diminuivano anche le malattie.
Qualche esperimento fatto su anziani, ha ottenuto gli stessi
risultati.
Altri
esperimenti hanno verificato il miglioramento delle condizioni di
salute, con una dieta a restrizione calorica (meno calorie, ma i
nutrienti fondamentali ci devono essere. Cioè in queste diete si
riducono le calorie, ma non i macro-nutrienti essenziali).
I benefici
fisiologici della sotto-nutrizione (non mal-nutrizione!) derivano dal fatto che il processo
digestivo e il deposito di calorie in eccesso, richiedono molta
energia e producono radicali liberi.
La riduzione di
calorie (soprattutto la riduzione dei carboidrati) deprime
l'insulina. Ciò incide a livello di ormoni e determina buona salute
e longevità.
Tutto ciò è
naturale se si pensa che l'organismo umano si è evoluto in milioni
d'anni, durante i quali la condizione fondamentale era la fame. É
come se la fame fosse iscritta nel nostro patrimonio genetico. Fosse
la condizione naturale per l'organismo vivente.
Da
cinquant'anni, in alcune zone del mondo (paesi più ricchi) non è
più così. La fame è scomparsa. Di cibo ce n'è sempre.
Naturale che
aumentino le malattie e si muoia prima. Perchè non è la condizione
in cui il genere umano si è formato.
Che appunto era
una condizione di restrizione calorica.
(L’indice per
argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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