23 dicembre 2013

Morte (434)

Morte. (434)
Dopo i quarant'anni, si è formata in me l'idea della morte. Prima non c'era.
Fra i quaranta e i cinquanta volevo fare molte esperienze. Facevo corsi di ogni tipo. Da quelli sulla musica, sulla danza, a quelli sull'alimentazione, fino a quelli su varie tecniche di guarigione. Fu allora che, parlando con uno degli organizzatori di corsi, lanciai l'idea di un corso sulla morte. "Quando diventeremo più vecchi, bisogna che prepariamo un corso per prepararsi alla morte!"
Lo feci. Qualche anno dopo. Con molta soddisfazione. Ma era un corso rivolto a giovani. Si trattava di introdurre nella vita l'idea che si deve morire. E che nessuno garantisce che ciò accada fra decenni, piuttosto che entro pochi mesi. Era un corso sulla vita, anche se usava l'idea della morte.
Adesso che sono vecchio, mi è tornato il desiderio di organizzare un corso sulla morte. Anzi, sull'età che ci conduce alla morte. La vecchiaia. Morte e vecchiaia sono intrecciati. Parlando di vecchiaia non si può tacere della morte.
Ma, un corso sulla vecchiaia e sulla morte, dedicato a vecchi, sarebbe molto diverso da quello che ho organizzato vent'anni fa.
Che si chiamava (guarda un pò) Morire da vivi.

(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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