22 dicembre 2013

Altri timori (433)

Altri timori. (433)
Ieri mattina sono andato in centro città. Era piovuto, così la strada era bagnata. Nel centro della mia città le strade sono in porfido. I marciapiedi, a volte, di marmo. Risultato: si può scivolare. Ebbene, ho avuto timore che mi accadesse. Così ho camminato in modo guardingo, stando bene attento a non sbilanciarmi troppo e scivolare.
Quante volte mi sarà capitato di camminare su una superficie bagnata. La differenza colle esperienze passate è stata il timore. Timore di cadere, di farmi male. Perchè so che, adesso, da vecchio, mi ri-aggiusto con difficoltà.
Un maggior timore fa capolino nella vita dei vecchi. Man mano che il corpo si indebolisce, il vecchio teme sempre più (vedi n. 397).
Un pò di timore ce l'ho anche quando scendo le scale. Non lo faccio più in fretta, senza pensarci. Lo faccio stando bene attento a dove metto i piedi.
E non soltanto quando sono con i cani al guinzaglio o quando ho in braccio il mio nipotino.
Anche se scendo le scale da solo. Non è che senta le gambe più fragili. O che non sia sicuro del mio equilibrio. No, è un pensiero che genera il timore.
Mi viene in mente che potrei cadere.
E sto più attento.

(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

Nessun commento:

Posta un commento