20 dicembre 2013

Esclusione (432)

Esclusione. (432)
Ieri sera mi sono sentito escluso. Dal mondo moderno, dalle relazioni. Mi sono sentito vecchio.
Dovevo andare a pranzo con i colleghi di lavoro, fuori città. Ho imboccato l'autostrada. Negli ultimi anni viaggio sempre meno, soprattutto con l'auto. Al casello d'uscita ho notato che ormai le casse automatiche sono la norma. Non sono abituato a questa modalità. Perfino quelle del supermercato mi mettono in difficoltà. La novità mi ha prodotto apprensione.
Imboccando la strada statale in una località che avrò attraversato centinaia di volte nella mia vita (ma non recentemente) ho sbagliato strada. Era sera. Lungo la strada parecchi cambiamenti. La riconoscevo poco. Ero incerto.
Finalmente arrivo al ristorante dei colleghi, buon ultimo.
Serata piacevole.
Ero il più vecchio. Nessuno mi ha escluso, per questo. Anzi. Ma provavo un pò di disagio. Mi sono chiesto che cosa avevo in comune con quella gente più giovane.
Non era questione di età, nè di esperienza, nè di poca comunanza. Eppure mi sono sentito estraneo. Come fuori luogo.
Ero poco interessato a loro.
Vecchio.

(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

Nessun commento:

Posta un commento