Luoghi
d'aggregazione. (398)
Finalmente
sono entrato al bar del bocciodromo, adiacente al parco che frequento
coi cani. Erano le due e mezzo del pomeriggio e il parcheggio era
pieno di auto. Ho pensato che questi anziani devono avere una gran
passione per le bocce, se già dopo mangiato erano tutti in campo.
Sorpresa: nei campi di bocce non c'era nessuno. Tutti erano al bar,
seduti ai tavolini. Giocavano tutti a carte.
Giocare
a bocce richiede uno sforzo fisico. O meglio, richiede un buon
fisico, una precisione manuale, una forza. Tutto ciò gli anziani non
ce l'hanno. E così ripiegano sulle carte. Gioco che richiede qualità
mentali piuttosto che fisiche.
Ho
scoperto dunque che il bocciodromo è un luogo d'aggregazione di
vecchi. Per fare cose diverse dalle bocce. Ma è pur sempre un luogo
in cui i vecchi si incontrano.
I
vecchi maschi, naturalmente.
Di donne, nemmeno una.
Nella
mia uscita del tardo pomeriggio (sempre coi cani!), passo sempre
vicino a una serie di palazzi di edilizia popolare. Passando sul
retro, percorro la strada dei garage.
Uno
di questi, quando passo io, verso le 18, è sempre aperto. Attorno a
un tavolinetto stanno una decina di sedie tipo spiaggia, occupata da
anziani che chiacchierano. In prevalenza donne. Ma c'è anche qualche
marito. Il clima è allegro. Invitante. S'incontrano quasi tutte le
sere. Stanno insieme. In un contesto poco formale (il garage), ma,
forse per questo, accogliente.
Ecco
dunque dove sono i vecchi. Hanno anch'essi dei luoghi in cui si
incontrano. Non andranno in centro, a teatro, alle feste. Se non li vediamo, ci sono e si incontrano. Non se ne stanno rintanati in casa.
Anche
da vecchi, noi umani tendiamo a stare insieme.
Non
so perchè, ma questa scoperta mi ha messo di buon umore.
(L’indice
per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina
300.)
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