Ancora
la cantina. (396)
Riflettendo
su quelle poche ore passate a riordinare, ho scoperto un altro
aspetto del mio disagio. In pratica: un lavoro fatto da me, con i
miei metodi, la mia organizzazione, è stato cambiato radicalmente.
Altri hanno deciso su una cosa mia: la cantina.
Immediato
il parallelo con la vecchiaia avanzata.
Arriva un punto di svolta,
nella vecchiaia. Dopo gli ottanta, sembra.
È il momemto in cui
deleghi tutto o quasi a chi ti è vicino. Per esempio il denaro, il
conto corrente, le proprietà. Mia madre ha fatto così con me. A un
certo punto abbiamo sottoscritto un unico conto corrente bancario.
Un'unica economia, che gestivo io. Successivamente ho avuto la
procura per la vendita degli immobili. Di fatto mia madre è stata
completamente esautorata. Fino al punto di essere inserita in una
casa di riposo, contro la sua volontà.
Capiterà
così anche a me, in età avanzata.
Non sarò più io a decidere
della mia vita.
Altri
decideranno al posto mio.
(L’indice
per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina
300.)
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