08 novembre 2013

Ancora la cantina (396)

Ancora la cantina. (396)
Riflettendo su quelle poche ore passate a riordinare, ho scoperto un altro aspetto del mio disagio. In pratica: un lavoro fatto da me, con i miei metodi, la mia organizzazione, è stato cambiato radicalmente. Altri hanno deciso su una cosa mia: la cantina.
Immediato il parallelo con la vecchiaia avanzata. 
Arriva un punto di svolta, nella vecchiaia. Dopo gli ottanta, sembra. 
È il momemto in cui deleghi tutto o quasi a chi ti è vicino. Per esempio il denaro, il conto corrente, le proprietà. Mia madre ha fatto così con me. A un certo punto abbiamo sottoscritto un unico conto corrente bancario. Un'unica economia, che gestivo io. Successivamente ho avuto la procura per la vendita degli immobili. Di fatto mia madre è stata completamente esautorata. Fino al punto di essere inserita in una casa di riposo, contro la sua volontà.
Capiterà così anche a me, in età avanzata. 
Non sarò più io a decidere della mia vita.
Altri decideranno al posto mio.

(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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