Un vecchio collega. (384)
Ho rivisto ieri un collega di lavoro, che ha smesso di lavorare a giugno. Aveva 80 anni. Portati benissimo.
Gli ho chiesto se era pentito di aver lasciato il lavoro. Risposta: “Non ho più tanto tempo. Ci sono i nipoti da badare. Visite mediche da fare. Mi resta poco tempo. Prima venivo a lavorare per passare il tempo. Adesso tempo ne ho meno. Il lavoro non mi manca.”
Passare il tempo. Far passare il tempo. È un leit-motive degli anziani. Ecco allora i solitari, le bocce, le parole incrociate, le partite a carte di molti vecchi.
E’ un contro-senso. Da una parte noi vecchi ci lamentiamo che ci resta poco tempo da vivere. Dall’altra ci mettiamo alla ricerca di come passare il tempo. Ne abbiamo poco, ma non sappiamo come farlo passare. È che, da vecchi, abbiamo pochi grandi progetti. Che ci assorbirebbero completamente. Allora cerchiamo piccole cose. Progetti brevi. Ci impegnano poco. Sono poco onerosi. Ma lasciano tanto tempo libero. Che non sappiamo come impiegare.
È il tempo libero che ci rovina la vita.
La realtà è che non sappiamo vivere.
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Ho rivisto ieri un collega di lavoro, che ha smesso di lavorare a giugno. Aveva 80 anni. Portati benissimo.
Gli ho chiesto se era pentito di aver lasciato il lavoro. Risposta: “Non ho più tanto tempo. Ci sono i nipoti da badare. Visite mediche da fare. Mi resta poco tempo. Prima venivo a lavorare per passare il tempo. Adesso tempo ne ho meno. Il lavoro non mi manca.”
Passare il tempo. Far passare il tempo. È un leit-motive degli anziani. Ecco allora i solitari, le bocce, le parole incrociate, le partite a carte di molti vecchi.
E’ un contro-senso. Da una parte noi vecchi ci lamentiamo che ci resta poco tempo da vivere. Dall’altra ci mettiamo alla ricerca di come passare il tempo. Ne abbiamo poco, ma non sappiamo come farlo passare. È che, da vecchi, abbiamo pochi grandi progetti. Che ci assorbirebbero completamente. Allora cerchiamo piccole cose. Progetti brevi. Ci impegnano poco. Sono poco onerosi. Ma lasciano tanto tempo libero. Che non sappiamo come impiegare.
È il tempo libero che ci rovina la vita.
La realtà è che non sappiamo vivere.
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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