08 ottobre 2013

Sono curioso (369)

Sono curioso. (369)
Come tutti, ho conosciuto molta gente, nella mia vita. La maggior parte l’ho persa di vista. Saltuariamente re-incontro alcune persone che non vedo da vent’anni o più. Allora li osservo.
Di loro conservo l’immagine di gioventù, nella mia mente. Dell’età cioè in cui ci siamo conosciuti.
Mi stupisco quando vedo forti segnali di vecchiaia sui loro volti, nei loro corpi. Gli stessi che mostro io. Anche loro si stupiranno di me.
Sono curioso di vedere la vecchiaia in loro. Non per compiacermi (non per consolarmi, dicendomi: mal comune mezzo gaudio). Non per fare confronti. Bensì per sapere come invecchiano. È suggestivo rivedere in faccia quelle persone con cui hai giocato da bambino.
Per sapere come stanno affrontando la nuova vita. Perché conosco la mia di vecchiaia. Ma ci sono tantissime vecchiaie diverse. La loro conoscenza mi aprirebbe nuove prospettive. Mi fornirebbe nuove idee.
È come se ci fossimo messi tutti in un nuovo viaggio, avventuroso, difficile, che mette alla prova le nostre persone. Ritrovarsi insieme è di conforto.
Andiamo tutti verso un’unica meta.

(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

Nessun commento:

Posta un commento