Prostata e vecchiaia. (327)
Sono affetto da ipertrofia prostatica benigna (vedi n. 324). Da almeno sette anni. Tipica malattia dei maschi vecchi. Non mi dà disturbi rilevanti. Quando sento lo stimolo a orinare, devo andare in bagno con una certa fretta. Ma senza ulteriori fastidi.
Più fastidioso è durante il sonno. Mi devo alzare tre volte ogni notte. Fortuna che mi riaddormento in fretta. Tutto qui. Ma …
In questi anni gli esami clinici sono andati lentamente peggiorando. Anche il numero di alzate notturne è salito da una a tre. Lentamente nell’arco di sei anni.
Mi ci sono abituato. L’evoluzione della malattia mi ha permesso di adattarmi lentamente alla nuova situazione. Non ne ho sofferto. Non ne soffro.
Questa malattia è uno specchio perfetto della vecchiaia.
Anche la vecchiaia ha un’evoluzione lenta. Ti abitui pian piano alle nuove condizioni di maggiore stanchezza, di minori forze. Ti abitui perfino alla perdita della sessualità.
Perché la vecchiaia avanza lentamente.
Ti lascia il tempo di farne l’abitudine.
La vecchiaia è gentile.
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Sono affetto da ipertrofia prostatica benigna (vedi n. 324). Da almeno sette anni. Tipica malattia dei maschi vecchi. Non mi dà disturbi rilevanti. Quando sento lo stimolo a orinare, devo andare in bagno con una certa fretta. Ma senza ulteriori fastidi.
Più fastidioso è durante il sonno. Mi devo alzare tre volte ogni notte. Fortuna che mi riaddormento in fretta. Tutto qui. Ma …
In questi anni gli esami clinici sono andati lentamente peggiorando. Anche il numero di alzate notturne è salito da una a tre. Lentamente nell’arco di sei anni.
Mi ci sono abituato. L’evoluzione della malattia mi ha permesso di adattarmi lentamente alla nuova situazione. Non ne ho sofferto. Non ne soffro.
Questa malattia è uno specchio perfetto della vecchiaia.
Anche la vecchiaia ha un’evoluzione lenta. Ti abitui pian piano alle nuove condizioni di maggiore stanchezza, di minori forze. Ti abitui perfino alla perdita della sessualità.
Perché la vecchiaia avanza lentamente.
Ti lascia il tempo di farne l’abitudine.
La vecchiaia è gentile.
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
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